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Biblioteche del Comune di Parma uno sguardo oltre le mura
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LA BIBLIOTECA POPOLARE
LA CHIESA DI SAN ROCCO

Presentazione e programma del convegno
Il movimento delle Biblioteche Popolari
Il contesto culturale
Biblioteche a Parma: origini e sviluppi
1912: nasce la biblioteca comunale
Nuove biblioteche per la città
Cronologia
le Biblioteche a Parma: il contesto culturale [ versione stampabile ]

ISTRUZIONE DI BASE

A fronte di un elevatissimo tasso di analfabetismo (nell’anno 1861, nella provincia, è l’ 81,6%), si apre un intenso dibattito pubblico che porterà negli anni successivi a un forte incremento nel numero delle scuole, a iniziative  di incentivo (premi ai meritevoli), alla pubblicazione di manuali, conferenze pubbliche sul tema della formazione scolastica.
Già nel 1871 il tasso provinciale di analfabetismo si porta al 77,3% e nel 1881 al 70,6%.

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ISTRUZIONE SUPERIORE

Ai due convitti pubblici esistenti (convitto M. Luigia e un convitto femminile), se ne aggiungono altri numerosi privati (tra essi: collegio Ferrari-Aggradi, convitto M. Melloni, collegio G. Taverna).
Vi sono diverse scuole superiori pubbliche (una scuola normale, un ginnasio, un istituto tecnico e una scuola provinciale di agronomia e agricoltura) e due regie scuole di alta formazione tecnica (Accademia Belle Arti e Scuola di Musica).
Si aggiungono 7 seminari religiosi (in tutta la provincia), anch’essi luoghi di formazione e insegnamento, a cui lo stato italiano imporrà sorveglianza e regole (anche con resistenze e tensioni tra stato e chiesa).


UNIVERSITA’

Sono funzionanti le facoltà di Giurisprudenza (con un corso di Notariato), di Medicina e Chirurgia (con un corso di Veterinaria), di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali; una scuola di Farmacia e un corso di Agraria.
Tra il 1860 e il 1876, la media degli studenti per ogni anno di corso è di 300 unità.
Nel 1873 si costituisce la prima associazione degli studenti universitari
Dall’università esce buona parte della classe politica sia locale che eletta in parlamento.

TEATRI

In città sono funzionanti  il Regio Teatro, Il Politeama Reinach (dal 1871), il Teatro Campanini e il Teatrino di S. Giovanni.
Vi si rappresentano spettacoli già vagliati dalla censura e non di rado gruppi organizzati colgono quelle occasioni per manifestazioni politiche di dissenso.
I teatri sono frequentati da un pubblico spesso popolare e animato da spiriti repubblicani.
Sui teatri è assidua la vigilanza del prefetto e della forza pubblica.


CIRCOLI

Un censimento prefettizio del  1867, ne individua 11 nella provincia. Nella città se ne contano uno di lettura e una filodrammatica. Quest’ultima (fondata  nel 1863) ha un carattere popolare e operaio e produce spettacoli molto frequentati e applauditi.

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La soc. di lettura e conversazione (fondata nel 1858) ha un carattere altoborghese e sono tra i suoi soci  esponenti della vita pubblica locale.
La sua sede ospita occasioni di socialità e mondanità ed  è anche luogo in cui si tessono le fila della vita politica locale.

ALTRI ASPETTI DELLA VITA CULTURALE

Le tipografie (talora anche case editrici, librerie, rivendite di giornali): sono numerose e alcune di esse gestite da forti personalità (Grazioli, Donati) impegnate nella vita pubblica locale.

Le riviste di cultura e i giornali: alcune riviste locali hanno temi culturali e letterari (“La rivista parmense, politica, economica, letteraria” dal 1864, “Il letterato moderno” periodico mensile di critica letteraria dal 1866, “La speranza” dal 1873); altre sono solo stampate a Parma (“La voce delle donne” 1865-1866, “Il libero pensiero” che divulga il razionalismo e il materialismo ottocentesco).
Si pubblicano anche i primi giornali umoristici e satirici: “Il capriccio”, “Il cantastorie”, “Il diavoletto”, l’”ASDENTE”.
“Il Barabba”, giornale dal piglio satirico e polemico, farà a suo modo informazione con spirito indipendente e irriverente.
La “Gazzetta di Parma” (fondata nel 1735), vive in situazione di gestione economica disastrosa e passa dalla gestione governativa a quella privata (1862), avviandosi verso la modernità.
Antagonisti della Gazzetta sono “Il presente” (dal 1867 al 1917), quotidiano battagliero espressione della sinistra e "Il patriota" (1871) settimanale attento alla vita economica e sociale locale.
La diffusione dei giornali è principalmente l’abbonamento; la vendita avviene presso i teatri e tramite gli strilloni. Verso il 1876 si ha notizia di un’edicola, l’Edicola della Posta.

Lo sport: nello sport organizzato si costituiscono le prime società sportive: le accademie di scherma, la Soc. parmense di ginnastica igienica educativa e la sezione parmense del
Club Alpino Italiano.

SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO

Di larga e varia portata sono le società di mutuo soccorso, organizzazioni solidaristiche a sostegno dei bisognosi e dei lavoratori disoccupati, ma anche volte all’emancipazione culturale (da intendersi come accesso all’istruzione di base).
Le soc. avevano lo scopo di soccorrere-istruire le classi lavoratrici, non senza ricercare forme di consenso politico.
Dal 1860 le vicende delle società di mutuo soccorso si intrecciano alla vita sociale e politica; ne sarà organo il giornale “L’Artigiano” (1861).
In particolare, la Società di Mutuo Soccorso ed istruzione degli operaj di Parma sostenne l’apertura di patronati e scuole tra cui la Società parmense per l’istruzione gratuita dei maschi e la Biblioteca popolare stabile e circolante (i cui patrimoni librari nel 1912 confluirono nel primo nucleo di biblioteca comunale).

 

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[Tratto da: F. Sicuri, L'epoca della destra storica a parma nelle carte dei prefetti, in Addio al Ducato: Parma nell'età della Destra storica (1860-1876) tra rimpianti ducali e orizzonti nazionali., Parma, Clueb, 2005.]

 
 
   Portale dedicato alla Storia di Parma e a Parma nella Storia, a cura dell'Istituzione delle Biblioteche di Parma
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